SHAMPOO SOLIDO CAPELLI GRASSI CON ARGILLA RHASSOUL
Dicci quanti lavaggi a settimana fai e ti diremo che abbiamo la soluzione per te!
Vi lavate i capelli la mattina e la sera sono già sporchi? Siete stanchi di dover fare infinite docce a settimana? Con il nostro Shampoo con argilla Rhassoul tutto questo sarà solo un brutto ricordo. Finalmente potrete tenere le vostre chiome libere e non sempre raccolte in un codino per capelli.
Produciamo il nostro Shampoo con argilla Rhassoul a Buccinasco, paese in riva a Milano, in maniera totalmente artigianale e con 100% energia da fonti rinnovabili. Lavoriamo con materie prime accuratamente selezionate per le loro caratteristiche e virtù. Tutti i nostri ingredienti sono rispettosi della nostra salute, dei nostri capelli e del nostro pianeta.
Vi raccontiamo le nostre materie prime naturali!
Non tensioattivi qualunque (la parte lavante):
La forza della natura negli ingredienti chiave:
Argilla Rhassoul: è usata da secoli dalle donne marocchine per pulire i capelli. La sua composizione gli conferisce proprietà assorbenti che lo rendono un detergente naturale e delicato. Aiuta inoltre a rallentare la comparsa di capelli bianchi e svolge una naturale azione anti forfora sul cuoio capelluto.
Olio di Jojoba (si pronuncia ho-ho-ba): funge da strato protettivo dei tuoi capelli. Inoltre, mantiene l’idratazione senza ungerli, il che lo rende ideale sia per capelli fragili e secchi che per quelli più grassi.
Argilla Kaolin: è conosciuta ed apprezzata in cosmetica per le sue proprietà purificanti, opacizzanti e addolcenti. É infatti in grado di assorbire l’eccesso di sebo e le impurità.
Vitamina E (Tocoferolo): è particolarmente famosa per le sue proprietà antiossidanti. Stimola la circolazione sanguigna del cuoio capelluto, in modo da far crescere capelli sani e lucenti.
Olio essenziale di Limone: grazie al suo contenuto di acido citrico aiuta a eliminare l’eccesso di grasso nel cuoio capelluto, oltre a prevenire la caduta di capelli stimolando la loro ricrescita .
I condizionatori, per capelli super pettinabili:
INCI:
Sodium Cocoyl Isethionate, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Sodium Lauryl Sulfoacetate, Moroccan Lava Clay, Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Chloride*, Sodium Sulfate*, Kaolin, Cetearyl Alcohol, Panthenol, Citrus Limon Peel Oil, Limonene**, Behentrimonium Methosulfate, Tocopherol, Helianthus Annuus Seed Oil, Citric Acid**, Citral**..
*Contenuti nella materia prima Sodium Lauryl Sulfoacetate.
** Contenuti naturalmente nell’olio essenziale.
Non testiamo i nostri prodotti sugli animali e lo stesso vale anche per gli ingredienti che acquistiamo dai nostri fornitori.
PESO: 60 g
CONTENITORE IN SUGHERO
Rivoluzione sughero!
Hai cominciato la tua rivoluzione SENZA PLASTICA e non sai ancora come conservare i tuoi cosmetici solidi? Il nostro contenitore di sughero vergine e biodegradabile è ottenuto dalla corteccia della quercia da sughero, lavorato a mano da piccoli artigiani sardi. Per sua natura, il sughero è perfetto per i tuoi cosmetici solidi perché assorbe l’umidità e si asciuga subito, rendendo così sicuro e spensierato il loro trasporto.
Grazie Sardegna!
La Sardegna, infatti, ogni anno fornisce da sola i due terzi della produzione nazionale di sughero dei quali la quota maggiore proviene dal triangolo Luras-Tempio Pausania-Calangianus, nella Gallura più selvaggia. Le piante di sughero, qui, sono talmente abbondanti e gli estrattori, chiamati “lu bucadori”, così esperti e preparati da aver reso questa zona dell’isola una vera e propria eccellenza riconosciuta in ambito planetario. Calangianus, in particolare, viene considerato a tutti gli effetti “la capitale del sughero” che annovera, difatti, circa 150 aziende artigianali del settore che hanno permesso alla località di essere inserita, sin dal 1979, nella lista dei 100 comuni della piccola grande Italia, vale a dire la classifica dei 100 paesi più industrializzati dello Stivale.
Non ci si può, infatti, improvvisare coltivatori di sughero. Questa attività necessità di un’accurata preparazione oltre che di grande pazienza. Per ottenere una produzione abbondante e di buona qualità nel rispetto della loro salute, infatti, le piante devono aver raggiunto almeno i 10 anni di età. Se la scorticazione viene effettuata prima del tempo, l’albero deperisce e la sua produttività viene irrimediabilmente compromessa. E’ importante, dunque, che le piante abbiano raggiunto il giusto grado di sviluppo, e solo allora si può procedere alla cosiddetta demaschiatura, vale a dire l’asportazione del sughero maschio, o sugherone, di qualità scadente, facendo particolare attenzione ad incidere la sola parte tuberosa del fusto senza causare lesioni alla pianta. Dopo questa operazione l’albero comincia a produrre il sughero migliore (femmina o gentile) che diviene sempre più spesso ed è pronto per l’estrazione soltanto dopo, almeno, altri nove anni. Una volta effettuata l’asportazione, occorrono altrettanti anni perché la pianta sia pronta per una nuova estrazione. Si continua, quindi, con gli stessi ritmi per l’intero ciclo vitale del bosco che può essere anche di 100 anni. L’attività di estrazione viene sempre effettuata durante la stagione estiva e coinvolge, di volta in volta, una superficie sempre più ampia del tronco sino a raggiungere i rami.
Una boccata di Ossigeno
La sua funzione principale per noi esseri umani è sicuramente l’azione filtrante che opera sull’aria, ripulendola dalle impurità, dall’inquinamento che noi immettiamo nell’atmosfera. Questo suo filtrare l’aria, di cui trattiene l’anidride carbonica rilasciando ossigeno puro, viene addirittura decuplicato quando alla quercia viene estratto il sughero, che essendo composto per la maggior parte da carbonio obbliga la pianta, per la sua rigenerazione, ad assorbire un enorme quantità di CO2.
Invece purtroppo si sta assistendo a un loro parziale degrado. Un abbandono neanche tanto lento che potrebbe, a breve termine, ridurre la loro superficie a causa delle cattive condizioni in cui versano. Perché questo? Purtroppo l’invasione dei tappi in plastica sta facendo venir meno la richiesta di sughero sul mercato e di conseguenza si sta assistendo a un graduale abbandono delle sugherete, il che, come sottolineato già da qualche anno anche dal WWF, potrebbe comportarne il peggioramento qualitativo, il degrado e anche la decimazione e scomparsa, in breve tempo. Dopo millenni di utilizzo per i diversi usi, il sughero rischia di diventare un materiale inutile, il tutto solo per evidenti motivi economici. Invece bisognerebbe mettere sul piatto della bilancia anche tutti gli altri vantaggi.
La famiglia LOV, su propria scala, non pretende di cambiare il mondo, ma è convinta che risvegliare le coscienze sia un inizio verso un miglioramento collettivo per un mondo più sostenibile. Cerchiamo ogni giorno di compiere un passo impossibile alla volta!
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