SHAMPOO SOLIDO CAPELLI NORMALI CON ARGILLA VERDE
Shampoo solido per chi non ha esigenze specifiche.
Il nostro Shampoo con argilla Verde è stato formulato per tutte le chiome e per lavaggi frequenti. Con un carattere camaleontico, risulta essere delicato ma deciso nella sua detersione grazie alle proprietà dei suoi ingredienti accuratamente selezionati e proporzionati. Non temerai più il lavaggio giornaliero!
Produciamo il nostro Shampoo con argilla Verde a Buccinasco, paese in riva a Milano, in maniera totalmente artigianale e con 100% energia da fonti rinnovabili. Lavoriamo con materie prime accuratamente selezionate per le loro caratteristiche e virtù. Tutti i nostri ingredienti sono rispettosi della nostra salute, dei nostri capelli e del nostro pianeta.
Vi raccontiamo le nostre materie prime naturali!
Non tensioattivi qualunque (la parte lavante):
La forza della natura negli ingredienti chiave:
Argilla verde: in presenza di cute tendente al grasso o di forfora, l’argilla verde interviene con le sue proprietà assorbenti e purificanti. I minerali contenuti in essa, aiutano infatti ad assorbire il sebo in eccesso e a prevenire così la formazione di forfora grassa. Allo stesso tempo, massaggiata delicatamente, svolge una valida azione esfoliante.
Olio di Cocco: gode di incredibili caratteristiche cosmetiche grazie alle sue proprietà emollienti e idratanti. Avendo una struttura lipidica molto simile a quella dei capelli è in grado di aderire alla fibra, riempiendo così ogni spazio causato dai danni.
Vitamina E (Tocoferolo): è particolarmente famosa per le sue proprietà antiossidanti. Stimola la circolazione sanguigna del cuoio capelluto, in modo da far crescere capelli sani e lucenti.
Olio essenziale di Bergamotto: le sue proprietà sebo-regolatrici vengono utilizzate in cosmetica per riequilibrare in maniera del tutte naturale l’untuosità dei capelli e per dare volume e corpo alla chioma, senza appesantirla.
I condizionatori, per capelli super pettinabili:
INCI:
Sodium Cocoyl Isethionate, Cocos Nucifera Oil, Sodium Lauryl Sulfoacetate, Illite, Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Cetearyl Alcohol, Sodium Chloride*, Sodium Sulfate*, Kaolin, Behentrimonium Methosulfate, Panthenol, Montmorillonite, Citrus Bergamia Peel Oil Expressed, Tocopherol, Limonene**, Helianthus Annuus Seed Oil, Citric Acid**, Linalool**.
*Contenuti nella materia prima Sodium Lauryl Sulfoacetate.
** Contenuti naturalmente nell’olio essenziale.
Non testiamo i nostri prodotti sugli animali e lo stesso vale anche per gli ingredienti che acquistiamo dai nostri fornitori.
PESO: 60 g
CONTENITORE IN SUGHERO
Rivoluzione sughero!
Hai cominciato la tua rivoluzione SENZA PLASTICA e non sai ancora come conservare i tuoi cosmetici solidi? Il nostro contenitore di sughero vergine e biodegradabile è ottenuto dalla corteccia della quercia da sughero, lavorato a mano da piccoli artigiani sardi. Per sua natura, il sughero è perfetto per i tuoi cosmetici solidi perché assorbe l’umidità e si asciuga subito, rendendo così sicuro e spensierato il loro trasporto.
Grazie Sardegna!
La Sardegna, infatti, ogni anno fornisce da sola i due terzi della produzione nazionale di sughero dei quali la quota maggiore proviene dal triangolo Luras-Tempio Pausania-Calangianus, nella Gallura più selvaggia. Le piante di sughero, qui, sono talmente abbondanti e gli estrattori, chiamati “lu bucadori”, così esperti e preparati da aver reso questa zona dell’isola una vera e propria eccellenza riconosciuta in ambito planetario. Calangianus, in particolare, viene considerato a tutti gli effetti “la capitale del sughero” che annovera, difatti, circa 150 aziende artigianali del settore che hanno permesso alla località di essere inserita, sin dal 1979, nella lista dei 100 comuni della piccola grande Italia, vale a dire la classifica dei 100 paesi più industrializzati dello Stivale.
Non ci si può, infatti, improvvisare coltivatori di sughero. Questa attività necessità di un’accurata preparazione oltre che di grande pazienza. Per ottenere una produzione abbondante e di buona qualità nel rispetto della loro salute, infatti, le piante devono aver raggiunto almeno i 10 anni di età. Se la scorticazione viene effettuata prima del tempo, l’albero deperisce e la sua produttività viene irrimediabilmente compromessa. E’ importante, dunque, che le piante abbiano raggiunto il giusto grado di sviluppo, e solo allora si può procedere alla cosiddetta demaschiatura, vale a dire l’asportazione del sughero maschio, o sugherone, di qualità scadente, facendo particolare attenzione ad incidere la sola parte tuberosa del fusto senza causare lesioni alla pianta. Dopo questa operazione l’albero comincia a produrre il sughero migliore (femmina o gentile) che diviene sempre più spesso ed è pronto per l’estrazione soltanto dopo, almeno, altri nove anni. Una volta effettuata l’asportazione, occorrono altrettanti anni perché la pianta sia pronta per una nuova estrazione. Si continua, quindi, con gli stessi ritmi per l’intero ciclo vitale del bosco che può essere anche di 100 anni. L’attività di estrazione viene sempre effettuata durante la stagione estiva e coinvolge, di volta in volta, una superficie sempre più ampia del tronco sino a raggiungere i rami.
Una boccata di Ossigeno
La sua funzione principale per noi esseri umani è sicuramente l’azione filtrante che opera sull’aria, ripulendola dalle impurità, dall’inquinamento che noi immettiamo nell’atmosfera. Questo suo filtrare l’aria, di cui trattiene l’anidride carbonica rilasciando ossigeno puro, viene addirittura decuplicato quando alla quercia viene estratto il sughero, che essendo composto per la maggior parte da carbonio obbliga la pianta, per la sua rigenerazione, ad assorbire un enorme quantità di CO2.
Invece purtroppo si sta assistendo a un loro parziale degrado. Un abbandono neanche tanto lento che potrebbe, a breve termine, ridurre la loro superficie a causa delle cattive condizioni in cui versano. Perché questo? Purtroppo l’invasione dei tappi in plastica sta facendo venir meno la richiesta di sughero sul mercato e di conseguenza si sta assistendo a un graduale abbandono delle sugherete, il che, come sottolineato già da qualche anno anche dal WWF, potrebbe comportarne il peggioramento qualitativo, il degrado e anche la decimazione e scomparsa, in breve tempo. Dopo millenni di utilizzo per i diversi usi, il sughero rischia di diventare un materiale inutile, il tutto solo per evidenti motivi economici. Invece bisognerebbe mettere sul piatto della bilancia anche tutti gli altri vantaggi.
La famiglia LOV, su propria scala, non pretende di cambiare il mondo, ma è convinta che risvegliare le coscienze sia un inizio verso un miglioramento collettivo per un mondo più sostenibile. Cerchiamo ogni giorno di compiere un passo impossibile alla volta!
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